Un progetto educativo rivolto agli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, un viaggio – al contempo fisico e ideale – all’interno delle memorie tragiche della Shoah e dei totalitarismi.
“Memobus” si fonda sulla convinzione che per mantenere e tramandare la memoria della Shoah sia necessario un lungo percorso che attraverso l’analisi, la riflessione, e l’immedesimazione, porti alla comprensione.
UN VIAGGIO DI FORMAZIONE AI CAMPI DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ-BIRKENAU.
Il progetto Memobus propone una visita a Cracovia e ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau come momento centrale di un’esperienza formativa più ampia e articolata che intende focalizzarsi sugli eventi, sui luoghi e sulle persone. Un’esperienza che si compone di lezioni interattive, incontri con i testimoni e laboratori per concludersi con un confronto diretto con i luoghi della memoria: i campi, ma anche il ghetto di Cracovia, il quartiere ebraico e il museo Schindler.
Un progetto educativo rivolto agli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, un viaggio – al contempo fisico e ideale – all’interno delle memorie tragiche della Shoah e dei totalitarismi.
“Memobus” si fonda sulla convinzione che per mantenere e tramandare la memoria della Shoah sia necessario un lungo percorso che attraverso l’analisi, la riflessione, e l’immedesimazione, porti alla comprensione.
PENSIERO E IMMAGINAZIONE
La visita ai più grandi e importanti campi di sterminio concepiti dal regime nazista rappresenta un’esperienza di forte impatto formativo ed emotivo.
Consente infatti agli studenti di confrontarsi direttamente con gli spazi che furono al centro di eventi che ormai possono apparire lontani e incomprensibili, se non addirittura inimmaginabili.
Più volte si è ripetuto che Auschwitz è impensabile, che la Shoah non è rappresentabile. Che l’esperienza del campo di sterminio è un limite invalicabile per l’immaginazione e per la narrazione. Tali constatazioni hanno contribuito a creare, attorno al problema dei campi di concentramento e di sterminio – non solo degli ebrei, ma anche degli oppositori politici, di Rom e Sinti e di tutti coloro ritenuti inferiori o pericolosi dal regime di Hitler – una sorta di aura, relegandolo quasi in una dimensione di sacralità, in un universo a cui bisognava accostarsi con prudenza e riverenza.
Tale aura ha spesso rappresentato un ostacolo per coloro che intendevano, con i mezzi più diversi, avvicinarsi alla Shoah con l’intenzione di “raccontarla”, di tramandarla, di farla comprendere alle nuove generazioni.
Ma confinare la questione all’interno dell’“impensabile” vuol dire, in un certo senso, sbarazzarsi del problema, firmare una vera e propria dichiarazione d’impotenza. Per non lasciarsi sopraffare da questo sentimento, Hannah Arendt ha insistito sul fatto che «là dove il pensiero fallisce, proprio là il pensiero deve insistere e persistere, tentando magari vie diverse».
Non bisogna quindi parlare di inimmaginabile, ma bisogna anzi essere disposti a riconoscere che per sapere, per comprendere e per comunicare è innanzitutto necessario immaginare. «Dobbiamo provare a immaginare l’inferno di Auschwitz». Bisogna aprirsi all’«immaginazione, malgrado tutto» (G. Didi-Huberman).
Immaginare vuol dire fare uno sforzo di pensiero, di ragionamento. Significa provare a fare propria un’esperienza, inserendosi al suo interno, rapportandosi direttamente ad essa. Vuol dire, in un certo senso, abbattere le barriere che fanno percepire un determinato evento storico come definitivamente passato ed estraneo.
Questa è la sfida che intendiamo affrontare con il progetto “Memobus”.
ATTIVITA’ LABORATORIALI
Il progetto Memobus prevede cinque incontri di preparazione prima del viaggio e due incontri successivi al rientro con storici, docenti universitari, esperti e testimoni diretti, che accompagneranno gli studenti durante l’intero percorso.
L’obiettivo degli incontri è quello di fissare una rigorosa e precisa conoscenza storica dei fatti attraverso l’elaborazione e l’utilizzo di materiali e linguaggi in grado di comporre un quadro globale del contesto storico, che accolga al suo interno sguardi e prospettive diverse fra loro.
Le lezioni storiche preliminari al viaggio saranno costruite pensando agli studenti quali attori del processo di apprendimento, coinvolgendoli nella ricostruzione storica a partire dall’utilizzo di fonti quali, ad esempio, immagini e testimonianze di sopravvissuti.
Il percorso formativo si articolerà attorno al lavoro sinergico di educatori e partecipanti che realizzeranno una mappa digitale on line che supporterà le lezioni e il viaggio, contestualizzando geograficamente informazioni, dati, testimonianze. La mappa si accrescerà, di volta in volta, grazie al contributo fattivo degli studenti, che ne aggiungeranno immagini, fotografie dei luoghi scattate durante il viaggio, brani di libri letti, riflessioni personali.
Con la realizzazione di una mappa digitale i luoghi vengono raccontati attraverso le memorie personali e collettive
e le esperienze vengono condivise.
RACCONTARE LA SHOAH MALGRADO TUTTO
Il progetto Memobus si basa sulla consapevolezza che ci troviamo ormai alla fine di quella fondamentale fase della “storia della memoria” che Annette Wieviorka ha definito “era del testimone”. E’ quindi necessario domandarsi cosa si può fare “dopo l’ultimo testimone” per tramandare alle generazioni future la memoria della Shoah e mantenere viva la riflessione su un tema che ha bisogno di essere ancora studiato e approfondito.
I partecipanti al progetto Memobus saranno posti di fronte a questa sfida in quanto avranno il compito di sperimentare nuovi modi di raccontare ai propri coetanei e a tutta la cittadinanza un pezzo di questa storia, filtrato attraverso la propria sensibilità.
Verranno utilizzate immagini storiche e video di testimonianze dirette in modo da stimolare e coinvolgere gli studenti nella vera e propria ricostruzione storica attraverso l’uso consapevole di fonti e documenti dell’epoca. Dall’altro si porrà l’attenzione sui linguaggi della multimedialità quali canali privilegiati dell’oggi per la condivisione e la conservazione sia di conoscenze storiche che di memoria.
La multimedialità quale strumento privilegiato per la condivisione delle esperienze fatte, la socializzazione delle conoscenze acquisite, la trasmissione della memoria.
ATTIVITA’ FORMATIVE
CONTESTUALIZZAZIONE STORICA
5 incontri di contestualizzazione storica e lavoro su immagini, fotografie, documenti, video, narrativa. Gli incontri avranno un’impostazione simile per le scuole medie e superiori ma avranno diversi livelli di approfondimento.
Primo incontro – Regimi dittatoriali fra le due guerre
Cosa significa vivere sotto una dittatura? Quale ruolo assunse la propaganda nel regime fascista e nazista? Si analizzeranno le principali dinamiche che portarono all’affermazione del fascismo in Italia e del nazismo in Germania, facendo emergere i tratti ideologici dei due regimi e le ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini e delle cittadine.
Secondo incontro – La persecuzione politica e i “nemici del Reich”
Focus sulle dinamiche della persecuzione politica in Italia e in Germania, affrontando i temi del dissenso, della propaganda, della repressione e le tappe della persecuzione e deportazione dei “politici”. Si individueranno poi gli altri gruppi etnici e sociali nel mirino della politica persecutoria del nazismo.
Terzo incontro – Le tappe della persecuzione ebraica / La persecuzione dei diritti
Si partirà da un breve excursus all’interno dell’ebraismo attraverso storia e tradizioni, per individuare i tratti principali dell’ebraismo dell’Europa occidentale e il suo rapporto con le società maggioritaria prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Si affronteranno poi le prime fasi della persecuzione dei diritti, soffermandosi sulle basi ideologiche e sulle dinamiche all’interno del partito nazista e della società tedesca.
Quarto incontro – Le tappe della persecuzione ebraica / La persecuzione delle vite
Come si passò dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite? Quali le tappe cronologiche e politiche di questa progressione? Quando iniziò la Shoah e come si arrivò alle camere a gas? Ci si focalizzerà poi sul caso italiano e sulla macchina persecutoria messa in atto a partire dalla fine del 1943, che portò all’arresto degli ebrei nella penisola, alla spoliazione dei loro beni, fino al concentramento nei campi di transito italiani in attesa dei convogli tedeschi diretti verso l’Europa dell’est.
Quinto incontro – Resistenze, zone grigie, banalità del male.
Focus dedicato alle varie forme di resistenza verso il regime: resistenza civile e resistenza armata; resistenza intellettuale e culturale; resistenza all’interno dei ghetti e dei campi. Si affronterà poi il tema della “zona grigia”, cercando di declinare questo concetto in diverse direzioni. Si affronterà soprattutto il tema delle scelte di vita, dell’importanza dei comportamenti individuali, della solidarietà o mancata solidarietà, del collaborazionismo e delle delazioni. Infine si affronterà – almeno parzialmente – la questione dei carnefici, a partire dalla figura di Adolf Eichmann e dalle riflessioni di Hannah Arendt.
Sesto incontro – Incontro/dialogo con un testimone
LA MAPPA DIGITALE
Già a partire dal primo incontro verrà presentata la mappa digitale on line sulla quale si lavorerà durante l’intero percorso e che verrà costruita a partire dai contributi degli studenti.
Inizialmente vuota, crescerà di pari passo alla ricostruzione storica e riporterà i luoghi simbolo, per fornire e sviluppare una localizzazione visiva delle tematiche affrontate. Da semplice tavola cui riportare le coordinate geografiche, diventerà una vera e propria mappa storico-geografica perché i singoli luoghi diventeranno contenitori di immagini, documenti, video, brani e riflessioni che gli studenti aggiungeranno di volta in volta.
Essendo on line, la mappa potrà essere rapidamente socializzata e si farà strumento di divulgazione dell’esperienza vissuta e delle conoscenze acquisite; gli studenti potranno facilmente condividere con i propri coetanei il percorso affrontato, le elaborazioni e le riflessioni scatenate dal viaggio.
La mappa digitale costituirà un ulteriore tassello utile alla riflessione sui luoghi della memoria e di come essi si inseriscano all’interno dei processi di trasmissione e costruzione della memoria collettiva.
TRA NARRATIVA E MEMORIALISTICA
Per aiutare gli studenti a muoversi all’interno della complessità della storia e per stimolare la riflessione e il dibattito, verrà fornita una bibliografia essenziale che comprende narrativa e memorialistica. Ogni studente sceglierà dall’elenco un libro da leggere e ne selezionerà delle parti.
Durante il quinto incontro ogni studente riporterà alla classe una breve sintesi del testo e il suo inquadramento storico, motiverà la scelta dei brani selezionati e li aggancerà ai luoghi della mappa. In questo modo i luoghi della mappa si arricchiranno di ulteriori esperienze e descrizioni e comporranno, come in un puzzle, la complessità del contesto.
PROGRAMMA INDICATIVO DEL VIAGGIO
Primo giorno
17.00: Ritrovo presso il piazzale antistante la Risiera.
17.30: Visita alla Risiera di San Sabba, confronto con i testimoni e cerimonia con le autorità.
19.30: Partenza dei pullman da Trieste.
21.30: Attività di preparazione in Pullman.
Secondo giorno
10.30: Arrivo a Cracovia.
10.30 – 13.00: Visita guidata al quartiere ebraico Kazimierz, 4 sinagoghe, cimitero ebraico, piazza e monumento. Lungo la strada: visita ad alcuni dei luoghi coinvolti dall’occupazione nazista della Polonia.
13.00 – 14.30: Pranzo
14.30 – 16.00: Incontro con i rappresentati della Comunità ebraica presso il JCC.
16.00 – 17.00: Sistemazione in albergo.
17.00 – 20.00: Visita libera alla città.
Terzo giorno
9.00 – 13.00: spostamento in corriera al Museo Schindler e visita al museo. A seguire visita all’ ex ghetto ebraico e al museo della Farmacia (esposizione multimediale dedicata alla resistenza ebraica nel ghetto).
13.00 – 14.30: Pranzo.
14.30 – 18.00: Visita libera al Wawel, all’Università e al centro cittadino.
18.00 – 19.30: Attività di riflessione e rielaborazione.
20.30: Cena comunitaria.
Quarto giorno
7.30 – 8.30: Spostamento al campo di Auschwitz 1.
9.00 – 13.00: Visita guidata al campo di Auschwitz 1.
14.00 – 18.00: Visita al campo di Auschwitz 2 Birkenau.
19.00: Rientro a Cracovia.
20.00: Cena.
Quinto giorno
07.00 – 08.00: Colazione
08.00 – 10.00: Suddivisione in gruppi di lavoro e riflessioni sulla visita a Cracovia, Auschwitz e Birkenau; momento di restituzione e rielaborazione
10.30 – 10.30: Check-out e partenza da Cracovia
13.00 – 13.45: Pranzo al sacco/autogrill
19.00 – 19.30: Cena al sacco/autogrill
22.00 – 22.30: Arrivo
Partecipanti
Studenti/studentesse delle scuole superiori di secondo grado del Friuli Venezia Giulia: classi terze, quarte e quinte.
In via preferenziale interi gruppi-classe oppure minimo 15 alunni/e per Polo Scolastico.
Ogni viaggio prevede massimo 2 pullman da 53 posti, per un totale di 80 studenti + docenti + accompagnatori.
MEMOBUS 2012 – 2017
un progetto regionale
che ha coinvolto le comunità,
le scuole, i territori.
15 scuole diverse
650 studenti nelle attività didattiche 370 studenti nel viaggio
160 adulti come formatori e accompagnatori
12 testimoni
15 partner
EDIZIONI PRECEDENTI
2012-2013
Scuole coinvolte: Istituto Comprensivo di
Fontanafredda.
Con il contributo del Comune di Fontanafredda.
In collaborazione con ANED Pordenone.
2014
Scuole coinvolte: scuole superiori di Gorizia.
Con il contributo della Provincia di Gorizia.
2015
Scuole coinvolte: scuole superiori di Gorizia,
Monfalcone, Staranzano e Udine.
Con il contributo di: Provincia di Gorizia, Consulta
provinciale degli studenti di Gorizia.
2015 – 2016
Scuole coinvolte: classi terze medie Istituto
comprensivo di Aquileia e Fiumicello.
Con il contributo del Comune di Fiumicello.
2016 e 2017
Scuole coinvolte: scuole superiori di Trieste, Gorizia, Monfalcone, Staranzano.
Con il contributo di: Provincia di Gorizia, Consulta
provinciale degli studenti di Gorizia e Trieste.
PER INFORMAZIONI
dott. Alessandro Cattunar
Cell: 338.1411435
segreteria@quarantasettezeroquattro.it
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